Asio flammeus suinda – Vieillot, 1817 

S Perù, Cile, T.del Fuoco, Argentina, Paraguay, Uruguay, SE Brasile

Short-eared Owl in South America

DESCRIZIONE
Alto 42 cm.
La testa e le parti superiori vanno da castano scuro a nero macchiato di beige.
Ha il volto e la gola chiari tendente al bianco con un ampio anello nero attorno agli occhi (mascherina).
Le parti inferiori sono più gialle con strisce longitudinali che possono variare da color marrone scuro a castano scuro e sono più grosse sul torace.
Sotto le ali è bianco ed ha la coda gialla con barre marroni.
Zampe gialle, becco corneo ed occhi gialli.

Tutto il sudamerica è rappresentato dalla sottospecie Asio flammeus suinda (Vieillot 1817), eccetto la savana colombiana che è colonizzata da una sottospecie più scura Asio flammeus bogotensis (Chapman 1915).
Il suo habitat caratteristico quale aree di vegetazione, aree agricole e zone paludose lo rendono inconfondibile.
Anch’esso come la sottospecie nominale Asio flammeus flammeus (Pontoppidan 1763), possiede abitudini piuttosto diurne e si può sorpendere a terra, nascosto tra i canneti (totoras), da dove prende il volo lentamente per scendere in un altro luogo simile. Normalmente cattura piccoli animali e uccelli della zona, nelle ultime ore del pomeriggio o al tramonto.
Ha un volo silenzioso a volte stazionario, simile al “Bailarin” (Elanus leucurus, Vieillot) , e percorre le zone in cerca di prede per lasciarsi cadere su di loro e poi portarle al suo nascondiglio.
Nidifica a terra tra il pascolo lungo e a volte in qualche zona secca in mezzo al “Totoral”, dando normalmente dalle 5 alle 7 uova bianche dalla dimensione media di 42×35 mm.

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Distribuzione in Cile

Da Vallenar (Atacama) fino alla Terra del Fuoco e nell’isola di Robinson Crusoe (arcipelago di Juan Fernandez)
Nome locale: Nuco

Canete_02

Temuco – Maggio 2004

© Foto di R. Canete

 

Canete_01

A las afueras de Botrolhue, Temuco – 3 Giugno 2007

© Foto di R. Canete

 

La dieta nell’arcipelago Juan Fernández

Marcelo A. Fuentes, Javier A. Simonetti, M. Soledad Sepúlveda, Patricia A. Acevedo
Diet of the Red-Backed Buzzard (Buteo polyosoma exsul) and the Short-eared Owl (Asio flammeus suinda) in the Juan Fernández Archipelago of Cile.
J. Raptor Res., 1993, 27(3):167-169

Le isole della costa cilena (Robinson Crusoe, Santa Clara e Alejandro Selkirk) hanno una caratteristica comune: l’alto livello di endemismo sia per quanto riguarda le piante che per gli animali.
Quattro rapaci abitano le isole: Falco peregrinus, Falco sparvierus, Buteo polysoma e Asio flammeus suinda, queste specie sono minacciate dalla caccia illegale e dal saccheggio di nidi da parte di mammiferi introdotti.
In generale i rapaci cileni hanno subito un decremento dovuto non solo alla caccia illegale, ma anche alle alterazioni dell’habitat e alla riduzione delle prede.
La biologia di Asio flammeus suinda è scarsamente conosciuta, infatti, sebbene ci siano dati disponibili sulla sua dieta nel Cile continentale non esistono tali valori quantitativi per l’arcipelago di Juan Fernández. Informazioni inedite suggeriscono che questa sottospecie preda topi, ratti e conigli.
In questo articolo è stata descritta quantitativamente la dieta di SEO (Short-eared Owl) su queste isole.
Da novembre 1988 ad aprile 1991 e in gennaio 1992 hanno raccolto 20 borre (7 dall’isola di S. Clara e 13 dall’isola di Robinson Crusoe) e in aggiunta hanno anche considerato i resti di prede trovate attorno ai nidi, identificate con la maggior risoluzione possibile. L’identificazione delle specie di mammiferi, sono state ottenute dal loro confronto con una collezione riposta al museo nazionale di storia naturale di Santiago.
Un totale di 28 prede, tutti vertebrati, sono state determinate per SEO (Vedi Tab.)

 

PREDE
PERCENTUALE
MAMMIFERI
Topo di casa
0.0
Coniglio europeo
60.7
Roditori non identificati
10.7
Mammiferi non identificati
10.7
UCCELLI
Pterodroma
17.9
Uccelli non identificati
0.0
PESCI
0.0

La preda più frequente era rappresentata dal coniglio europeo, sia adulti che giovani (8 e 9 rispettivamente). Secondariamente predava uccelli, sia adulti che uova di Procellarie appartenenti al genere Pterodroma ed infine un roditore non identificato.
Nel Cile continentale, SEO consuma quasi esclusivamente roditori, per lo più specie native, ed un trascurabile numero di invertebrati. E’ importante osservare, invece, come i mammiferi da lui predati nell’arcipelago cileno, nonostante il piccolo campione studiato, erano quelli introdotti (71%) come conigli e roditori murini; queste specie stanno minacciando le diverse specie native sopravissute su queste isole.
I conigli europei danneggiano le piantine per semenza di arbusti nativi, come Chenopodium crusolanum, impedendone il reclutamento. Acevedo (1990) sosteneva che un effettivo piano di ricovero per la flora dell’arcipelago, avrebbe dovuto considerare la sradicazione o una severa riduzione della popolazione di conigli; questo determinerebbe però l’eliminazione della preda base per Asio flammeus suinda (SEO).
I muridi, invece, agiscono sulla sopravvivenza di uccelli che nidificano a terra come le procellarie, risultando vulnerabili alla predazione delle loro uova.
Come per il controllo dei conigli, controllando questi roditori esotici, per assicurare la sopravvivenza di alcune specie di uccelli, si potrebbe avere l’effetto secondario di diminuire la risorsa base dei rapaci.
I rapaci cileni tendono ad essere predatori opportunisti, concentrandosi sulla preda disponibile più abbondante e vulnerabile, mostrando risposte sia funzionali che numeriche ai cambiamenti nel loro spettro di risorse.
Se si verificasse un declino nell’abbondanza di “specie introdotte” in seguito al loro sradicamento dalle isole per il loro controllo, i rapaci possono rivolgersi verso gli uccelli nativi dell’arcipelago i quali sono già minacciati. Alternativamente, i rapaci possono rispondere numericamente con una riduzione di popolozione di coppie in seguito al declino della loro preda principale, e questo potrebbe rappresentare un problema visto il loro “status” piuttosto fragile.
Questa paradossale situazione dovrebbe essere presa in considerazione durante la proggettazione per il controllo di conigli e ratti introdotti, azione obbligatoria per la sopravvivenza delle specie uniche delle isole di Juan Fernández se si vuol salvarle dall’estinzione.

Special thanks to M. Soledad Sepulvéda for her availability.

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Distribuzione in Paraguay

Paul Smith dalla “Fauna Paraguay” afferma che è sorprendente vedere come, attualmente, Asio flammeus suinda sia diventato raro in questo stato. Sembra che, in questi ultimi anni, a sud dell’America meridionale si sia avuto un decremento allarmante della sottospecie. Infatti egli ricorda che nel 1998, in Uruguay, la sua presenza veniva rilevata su quasi ogni steccato in aree agricole ma ritornando nel 2003 ne vide la totale assenza.
Non si è sicuri circa la motivazione del suo declino, benchè si pensi sia dovuta ai cambiamenti avvenuti nelle pratiche agricole e nei coltivi.
Anche Hugo Del Castillo che ha fornito la mappa delle presenze di Asio flammeus suinda in Paraguay, afferma che si tratta di una specie davvero rara in questo stato; tant’è che in 10 anni di birdwatching ne ha visto solo uno nel 2000.
In questa mappa sono riportati poche registrazioni recenti, la maggior parte è rappresentata da quelle storiche.

Presenze_Paraguay

Sono 18 le presenze registrate in 12 luoghi segnalati sulla cartina dal 1962 al 2007

 

REGIONE
DATA
1
Presidente Hayes-Boquerón
Collection
2
Chaco central:Boquerón-Presidente H.
Collection
3
Chaco central:Boquerón-Presidente H.
Collection
4
Chaco central:Boquerón-Presidente H.
Collection
5
Boquerón-Alto Paraguay
Collection
6
Boquerón-Alto Paraguay
Collection
7
Boquerón-Alto Paraguay
Collection
8
Boquerón-Alto Paraguay
Undated
9
Boquerón-Alto Paraguay
Undated
10
Paraguay Central Norte
12-19.01.2002
11
San Pedro
5-14.08.2000
12
Canindeyu
25.09.1990
13
Ñeembucu
12-16.07.1997
14
Itapúa
31.10-6.11.1995
15
Itapúa
27.09-1.10.2007
16
Itapúa
28-31.07.2000
17
Alto Paraná
Undated
18
Alto Paraná
Undated

 Special thanks to Paul Smith and Hugo Del Castillo for their availability.

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Distribuzione in Argentina

 

Mar Chiquita, Buenos Aires – 28 Luglio 2013

© Foto di S. Laricchia

Special thanks to S. Laricchia for her availability.

 

La dieta del “Gufo di palude” nel nord-ovest dell’Argentina

Sebastián Cirignoli, Darío H. Podestá, Ulyses F.J. Pardiñas
Diet of Short-eared Owl in northwestern Argentina
J. Raptor Res., 2001, 35(1):68-69

laguna_de_los_pozuelos
La laguna contiene una vegetazione acquatica scarsa e tutt’attorno è presente una steppa semiarida fornita di piante. La vegetazione include Fabiana densa e Baccheris boliviensis.

Asio flammeus suinda rappresenta la sottospecie endemica presente in quasi tutta l’America meridionale e mentre si hanno conoscenze per quanto riguarda la sua distribuzione, se ne hanno meno circa le sue abitudini trofiche.
In Argentina, ad esempio, c’è poca informazione riguardo la sua dieta, tant’è che in questo articolo vengono riportati i risultati ottenuti in seguito ad un’analisi di “borre” di Gufo di palude del NW Argentina e in seguito confrontati con quelli di altre aree del Sudamerica.
Hanno raccolto borre di SEO (Short-eared Owl) nell’aprile del 1993 a Cerrito Leones, vicino Pan de Azúcar, e alla riserva in Laguna de Pozuelos in provincia di Jujuy.
La riserva è un bacino con un lago centrale circondato da due creste. Il paesaggio include un complesso mosaico di montagne, territori montuosi con praterie e arbusti e pendii con rocce desolate.
Il clima è freddo e asciutto con una precipitazione annuale media di 350 mm.
Le dimensioni delle 72 borre a disposizione erano di 44,4 ± 7,8 mm. (±SD) di lunghezza e 26,1 ± 3,4 mm. in larghezza.
Il numero medio di prede in ogni borra era di 3,11 ± 1,12 individui e non era correlato con la lunghezza della borra stessa. La dieta consisteva principalmente di roditori (97,7%) con una frequenza molto bassa di marsupiali, uccelli e insetti. Due piccoli roditori, Calomys lepidus ed Eligmodontia puerulus, rappresentavano più del 90% delle prede.
Un anno è stato condotto uno studio sui roditori in Laguna de Pozuelos ed è stato trovato che la comunità era dominata da Phillotis darwini, Calomys lepidus e Akodon albiventer. Il primo abita pendii rocciosi con arbusti di Fabiana densa e Baccheris bolivensis, il secondo è presente in un’area più ristretta con arbusti di Parastrephia lepidophylla e meno pendii rocciosi mentre il terzo viene trovato ubiquitariamente nell’area di studio.
In accordo con Marks et al. (1999) l’attività giornaliera di SEO è dettata principalmente dall’attività delle sue prede.
In Laguna de Pozuelos l’alta predazione di roditori crepuscolari e notturni, come C. lepidus ed E. Puerulus, e la sottorappresentazione di roditori diurni, come A. albiventer, suggerisce che SEO ha un periodo di caccia che va dal crepuscolare al notturno. La bassa frequenza di Phyllotis nei campioni di borre è probabilmente dovuta alle sue grandi dimensioni e non alla sua disponibilità visto che è comunemente presente nella dieta di Great Horned Owls (Bubo virginiaus), Massoia 1994.
L’insieme di condizioni ambientali presenti in Laguna de Pozuelos può aver causato l’apparente diminuzione della ricchezza di specie facente parte della dieta di SEO.
Inoltre, l’analisi della sua dieta in Cile è simile ai risultati ottenuti in questo lavoro condotto in Argentina; è stato infatti trovato che l’Abrothrix olivaceus era la sua preda più importante a nord del Cile.

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VIDEO DI Asio flammeus suinda in BRASILE
Inserire Asio flammeus in “search” ed avrete la visione dei video.