UNA MIGRAZIONE NUZIALE SINGOLARE

di Paola Bressan

 

Dopo il lungo periodo invernale trascorso sulla nostra penisola, il Gufo di palude verso la metà del mese di marzo comincia a spostarsi verso nord per tornare ai suoi consueti quartieri riproduttivi.
In Italia, quest’anno, abbiamo assistito ad una migrazione nuziale particolare: molto lenta con lunghi periodi di sosta in uno stesso luogo, anche più individui contemporaneamente.
Durante il periodo intercorso tra maggio e agosto ci sono stati numerosi avvistamenti della specie, solo nella terza decade di maggio si è osservata la presenza di 13 individui e alcuni osservati per diversi giorni. Si sono riscontrati molti dati di estivazione (giugno-luglio-agosto) rispetto agli anni passati: da 0 a un massimo di 5 individui, siamo arrivati ad avere quest’anno 15 individui (il 40% ca dei dati di estivazione dal 2000 ad oggi) per lo più nella parte settentrionale dell’Italia.

Alcuni avvistamenti:

Dal 7 Maggio al 28 Giugno: da 1 a 3 gufi di palude, Ghedi (BS), C. Chiari

 

2 Giugno: 1 gufo di palude, Martinengo (BG), J. Barchiesi

2 Giugno: 1 gufo di palude, Bianzè (VC), I. Ellena

3 Giugno: 1 gufo di palude, Livorno Ferraris (VC), M. Della Toffola

9 Giugno: 1 gufo di palude, Mesola (FE), M. Passarella

22 Giugno: 1 gufo di palude, Mirabello (FE), A. Berlusconi

29 Giugno: 1 gufo di palude ferito recuperato e poi soppresso, Bosco Chiesanuova (VR), M. Cavallini, E. Cavallini

 

17 Luglio: 1 gufo di palude, Bonifica del Mezzano (FE), C. Ceresi

 

13 Agosto: 1 gufo di palude con preda tra le zampe si rifugiava in un anfratto a terra sotto un ponte, Collesalvetti (LI), G. Gianelli

 

Anche in Spagna, dove è usuale per questo Strigide utilizzare i quartieri di svernamento come siti di nidificazione, si è verificata una situazione simile alla nostra: nei Paesi Baschi, una zona dove normalmente il gufo di palude non nidifica, si sono osservate diverse coppie riproduttive dopo una lunga permanenza in quell’area (Zuberogoitia com. pers.).
Per l’Italia, volendo azzardare qualche ipotesi nei riguardi di questo fenomeno, possiamo dire che forse il maltempo li ha trattenuti più a lungo sulla nostra penisola e unita alla presenza di una buona disponibilità trofica ha fatto sperare in una possibile nidificazione.
Infatti, sulla rivista Picus, pochi giorni fa, è stato pubblicato un articolo di Maurizio Ravasini che parla del ritrovamento della nidificazione di gufo di palude nella Bassa Parmense. Finalmente dopo il dato di Alessio Quaglierini del 26 giugno 1979 (probabile nido con 4 pulli) al lago di Massaciuccoli in Toscana, abbiamo la descrizione di una nuova nidificazione con indizi davvero suggestivi che ci fanno ben sperare per gli anni successivi in una continuità nella riproduzione di questo predatore sulla nostra Penisola.

 

Bibliografia
Database del Gufo di palude dal 1800 al 2018
Ravasini M. 2018. Nidificazione di Gufo di palude Asio flammeus e Albanella reale Cyrcus cyaneus nella Bassa Parmense. Picus 44 (85): 31-32.  (clicca qui)

 

Ringraziamenti
Un particolare ringraziamento a Iñigo Zuberogoitia e a tutti coloro che hanno permesso la pubblicazione dei dati e delle foto: Jacopo Barchiesi, Alessandro Berlusconi, Valerio Bollin, Ernesto Cavallini, Massimo Cavallini, Claudio CeresiCarlo Chiari, Mauro Della Toffola, Ivan Ellena, Giovanni Gianelli, Menotti Passarella, Paolo Zucca.

*****

 

A singular wedding migration

by Paola Bressan

 

After the long winter period spent on our peninsula, the Short-eared Owl in the middle of march begins to move north to return to its usual breeding quarters.
In Italy, this year, we witnessed a particular wedding migration: very slow with long periods of stopping in the same place, even more individuals at the same time.
During the period between May and August there were numerous sightings of the species, only in the third decade of may we observed the presence of 13 individuals and some observed for several days. We have found a lot of summering data (june-july-august) compared to the past years: from 0 to a maximum of 5 individuals, we have this year 15 individuals (about 40% of the summering data from 2000 to today) mostly in the northern part of Italy.

Also in Spain, where it is usual for this Strigide to use the wintering areas as nesting sites, a situation similar to ours has occurred: in the Basque Country, an area where the short-eared Owl does not normally nidify, several breeding pairs were observed after a long stay in that area (Zuberogoitia com pers.).
For Italy, wanting to hazard some hypotheses regarding this phenomenon, we can say that perhaps the bad weather has held them longer on our peninsula and combined with the presence of a good trophic availability has made hope for a possible nesting.
Infact, in the magazine Picus, a few days ago, an article by Maurizio Ravasini has been published about the discovery of the short-eared Owl nesting in an area of the lowland of Parma Province. Finally after the data of Alessio Quaglierini of June 26, 1979 (probable nest with 4 pulli) at Massaciuccoli lake in Tuscany, we have the description of a new nesting with really suggestive clues that make us hope for the following years in a continuity in the reproduction of this predator on our Peninsula.

 

Bibliography
Short-eared Owl database from 1800 to 2018
Ravasini M. 2018. Short-eared Owl Asio flammeus and Hen Harrier Circus cyaneus breeding in Parma
Lowland. Picus 44 (85): 31-32.

 

Acknowledgments
A special thanks to Iñigo Zuberogoitia and to all those who have allowed the publication of data and photos: Jacopo BarchiesiAlessandro BerlusconiValerio BollinErnesto CavalliniMassimo Cavallini, Claudio CeresiCarlo ChiariMauro Della ToffolaIvan EllenaGiovanni GianelliMenotti PassarellaPaolo Zucca.