La fenologia del Gufo di palude Asio flammeus nell’Italia Nord Occidentale
The phenology of Short eared Owl Asio flammeus in the North west of Italy

Paola Bressan & Marco Mastrorilli

The Short eared Owl Asio flammeus phenology in Italy is poorly know and investigated. The present work deals with 183 record collected from Museum, Italian Raptor Center, Literature, obstervations of naturalists and birdwatchers covering span between 1880 and 2004. Analysis of migratory fluxes show the different peaks: in Spring in Liguria the passage most important in III decades of march and after in Lombardy and Piedmont the SEO migration pass in the I and II decades of April. The postnuptial migration of SEO in very important because the Mediterranean area’s is prioritary zone of conservation of this specie because the SEO in Italy, Spain and other country can be make a wintering. In autumn the SEO show the peak in the second decades of October in Lombardy. The important route of migration of SEO is concentrated in the zone comprised between Liguria (Genova’s province) and SW of Lombardy.

In Italia la conoscenza della fenologia del Gufo di palude Asio flammeus mostra evidenti lacune e per comprendere il legame esistente tra questo predatore e gli ecosistemi dell’Italia Nord occidentale sono stati selezionati 183 dati (inediti e pubblicati) da una ricerca bibliografica dal 1880 ad oggi, da indagini nei CRAS e nei Musei e per finire da record inediti di ornitologi. Quelli raccolti in Val d’Aosta (3,27% delle osservazioni) Liguria (15,3%), Piemonte (36,6%) e Lombardia (44,8%) agevolano approfondite valutazioni che completano un contributo simile realizzato per il Triveneto.
I flussi migratori evidenziano picchi stagionali mutevoli per ogni regione: in primavera, in Liguria, l’apice del transito dei soggetti (dir. NE) è raggiunto a marzo (III decade), mentre in Lombardia e Piemonte il passaggio si concentra ad aprile (I e II dec.) Il passo post-nuziale in Lombardia mostra un picco nella II decade di ottobre mentre in Piemonte e Liguria i flussi migratori si registrano tra fine ottobre e metà novembre. La distribuzione geografica dei rilievi delinea rotte migratorie di importanza nazionale per questo Strigide, significative concentrazioni di osservazioni in alcune province (GE, MI, PV) mostrano corridoi di migrazione privilegiati, con la provincia di Genova che assorbe la quasi totalità dei dati liguri.
L’analisi dei dati storici (antecedenti al 1950) favorisce considerazioni sulle modifiche ambientali dal dopoguerra ad oggi. Nella provincia di Milano la crescente antropizzazione ha inficiato la vocazione di alcuni comprensori con netti decrementi rispetto agli avvistamenti del passato, mostrando forti analogie con le problematiche emerse, nelle stesse zone, per Ciconia nigra.
Lo svernamento del Gufo di palude è scarso ma regolare (10,38%) ed il marcato nomadismo, peculiare per la specie nel bacino del Mediterraneo, porta ad una sottostima degli individui svernanti. Si osservano rari e recenti episodi di estivazione (n=6), e considerando la recente espansione del Gufo di palude in alcuni comprensori transalpini (attigui a Piemonte e Val d’Aosta) è credibile pensare all’Italia come luogo di neo-colonizzazione della specie.

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