RECUPERI

 

GUFO DI PALUDE
RECUPERATO IN DANIMARCA

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Queste immagini  raccontano una storia a lieto fine. Uno spendido Gufo di palude si era impligliato in una rete durante la propria migrazione in Danimarca. Un fotografo danese, Mikkel Post, ha soccorso questo sfortunato esemplare e dopo averlo curato, con l’ausilio dei veterinari di un centro, gli ha donato nuovamente la libertà (foto di Mikkel Post).

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GUFO DI PALUDE RECUPERATO NEL PISTOIESE

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Il Centro recupero LIPU del Mugello segnala il ricovero di un Gufo di palude Asio flammeus, proveniente da Monsummano in provincia di Pistoia con una frattura all’ U/R in data 13 aprile 2006.

Comunicazione di Marco Banchi-C.R.R. LIPU MUGELLO

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SALVATO UN GUFO DI PALUDE IN SICILIA

Un gufo di palude e’ stato tratto in salvo da due guardie ittico venatorie. Antonio Dimodica e Giuseppe Bagarella, appartenenti alla Federazione Recupero_SiciliaSiciliana della Caccia, sezione di Ragusa, durante un normale servizio di controllo, avvenuto domenica scorsa, hanno rinvenuto uno splendido esemplare di gufo di palude che non riusciva a volare perché ferito. Dopo aver preso l’animale si sono messi in contatto con i responsabili del centro provinciale recupero fauna selvatica di Comiso a cui l’hanno consegnato. Secondo quanto viene riferito in un comunicato stampa, il gufo avrebbe una grave frattura all’ala destra che peroò non e’ stata causata da pallini utilizzati dai cacciatori. L’animale si trova adesso sotto le cure dei responsabili del centro di Comiso con in testa Gianni Insacco a cui materialmente e’ stato consegnato. Il gufo di palude, il cui nome scientifico è “Asio flammeus”, fa parte di una specie particolarmente protetta. E’ bruno fulviccio chiaro, con petto a grosse strie. Ha ali piuttosto lunghe, barrate, con una macchia scura sulla superficie inferiore.

Fonte: RETEIBLEA:IT Il quotidiano on-line (inserito lunedì, 03 novembre 2006 alle 20.00)

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UNA SERIE DI RECUPERI PRESSO IL “CRUMA” DI LIVORNO

Il Dott. Riccardo Gherardi scartabellando tra gli archivi del CRUMA (Centro di Recupero Uccelli Marini ed Acquatici) di Livorno, ha riesumato una vecchia documentazione riguardante 2 episodi di recupero da parte del centro, andati a buon fine.

 

Liberazione effettuata il 24 Giugno 1997 all’Oasi LIPU di Massaciuccoli (LU)

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 Liberazione effettuata nel mese di Maggio del 1999 all’Oasi LIPU di Massaciuccoli (LU)

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Foto del Dott. Gianluca Bedini

Un particolare ringraziamento al Dott. Riccardo Gherardi per il materiale fornito.

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RECUPERO PRESSO IL “CRUMA” DI LIVORNO

 Il 21 ottobre 2004 è stato consegnato al CRUMA (Centro di Recupero Uccelli Marini ed Acquatici) di Livorno, gestito dalla LIPU, un Gufo di palude Asio flammeus recuperato da un privato a Pontedera (PI) il giorno precedente (20 ottobre 2004).
La causa del ricovero è una ferita provocata da un colpo d’arma da fuoco.
Dopo alcuni giorni di degenza presso il CRUMA, l’ esemplare, è stato trasferito al CRR-LIPU di Vicchio di Mugello (FI).

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Dott. Riccardo Gherardi (medico veterinario), Dott. Renato Ceccherelli (medico veterinario responsabile sanitario del CRUMA), Daniele Marzi (responsabile del CRUMA) – CRUMA LIPU Livorno.

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RECUPERO PRESSO IL “CRUMA” DI LIVORNO

Mercoledì 10 ottobre 2007 è stato ricoverato presso il CRUMA (Centro di Recupero Uccelli Marini ed Acquatici) di Livorno, gestito dalla LIPU, un Gufo di palude Asio flammeus.
L’esemplare, è stato recuperato da un privato in località Casetta di Cornia nel comune di Suvereto (LI) il 9 ottobre 2007, ed è stato consegnato al Centro il giorno seguente dalla Polizia Provinciale di Livorno (Distaccamento di Venturina).
La causa del ricovero è una ferita all’ala sinistra a livello del gomito, le cui cause non sono accertabili, non è da escludere l’ipotesi del colpo d’arma da fuoco. In seguito ad un esame radiologico, effettuato in collaborazione con il dott. Fabio Nuti della clinica veterinaria di Stagno (LI), è stata riscontrata la sublussazione di radio-ulna. Le sue condizioni generali sono buone, è molto reattivo e dal momento del ricovero ad oggi ha avuto un buon aumento di peso, passando dai 255 gr, al suo arrivo, ai 305 gr d’oggi (17 ottobre 2007), purtroppo però non è ancora possibile stabilire se potrà recuperare completamente l’uso dell’ala e tornare così alla vita libera in natura.

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MISURE BIOMETRICHE

10 Ottobre 2007 (Arrivo al centro)
Peso: 255 gr.

15 Ottobre 2007
Peso: 300 gr.
Temperatura corporea: 41.5 °C
Glicemia: 269 mg/dL
Ematocrito: 45 %
Proteine totali: 6.5 gr/dL
Leucocitosi assente

Parassiti: Presenza di uova di 2 specie diverse di nematodi nelle feci, alcune appartenenti a nematodi dell’ordine Spirudida altre all’ordine Ascaridida.
Somministrato vermifugo.

24 Ottobre 2007
Peso: 345 gr.
Punta del becco – piume: 27.5 mm
Punta del becco – cera: 17.0 mm
Testa + becco: 59.0 mm
Corda massima: 325 mm
Terza remigante primaria: 228 mm (leggermente sciupata)
Tarso: 59.5 mm
Coda: 140 mm (leggermente sciupata)

6 Novembre 2007
Peso: 375 gr.

4 Dicembre 2007
Il soggetto è stato trasferito dal CRUMA di Livorno al CRAS “L’Assiolo di Ronchi” (MS) gestito dal WWF.
Qui dopo pochi giorni di ambientamento in uno stabulario verrà messo in un’ampia voliera all’aperto dove potrà muoversi maggiormente ed esercitarsi al volo (anche se le speranze di poterlo rimettere in libertà, purtroppo, sono veramente poche).
Nel caso si riveli effettivemente irrecuperabile, rimarrà ospite permanente del CRAS.OLYMPUS DIGITAL CAMERA

21 Dicembre 2007
Eccolo qui, dove si è ben adattato alla nuova vita in voliera, mangia regolarmente e fa piccoli voli.

Vi terremo aggiornati…

Purtroppo l’esemplare è deceduto…..

Dott. Riccardo Gherardi (medico veterinario), Dott. Renato Ceccherelli (medico veterinario responsabile sanitario del CRUMA), Daniele Marzi (responsabile del CRUMA) – CRUMA LIPU Livorno.

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RECUPERO PRESSO IL “CRUMA” DI LIVORNO

Lunedì 2 Novembre 2009 è stato ricoverato presso il CRUMA-LIPU (Centro di Recupero Uccelli Marini ed Acquatici) di Livorno un Gufo di palude Asio flammeus, recuperato da un privato in località La Leccia (LI) e prontamente consegnato al Centro.
Questo esemplare presentava una frattura scomposta ed esposta del metacarpo sinistro le cui cause non sono accertabili, ma, in base alla notevole frammentazione dell’osso interessato, non è da escludere che sia stata provocata da un colpo d’arma da fuoco, anche se all’RX, effettuato in collaborazione con il dott. Fabio Nuti della clinica veterinaria di Stagno (LI), non è stata rilevata la presenza di pallini da caccia.
Il giorno seguente il “nostro paziente” è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per ridurre la frattura e adesso è in cura presso il Centro.
Le sue condizioni generali sono buone, ma ovviamente è ancora presto per poter dire se recupererà il completo utilizzo dell’ala e quindi se potrà essere liberato.

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Dopo l’intervento chirurgico…

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Foto Dott. Riccardo Gherardi

 

MISURE BIOMETRICHE

2 Novembre 2009
Peso: 390 gr.
Temperatura corporea: 38.7 °C
Glicemia: 262 mg/dL
Ematocrito: 46 %
Proteine totali: 5 gr/dL
Parassiti: uova di Capillaria sp.

4 Novembre 2009
Peso: 370 gr.
Somministrato vermifugo

10 Novembre 2009
Peso: 365 gr.
Temperatura corporea: 39°C
Glicemia: 285 mg/dL
Ematocrito: 41 %
Proteine totali: 6.4gr/dL

11 Novembre 2009
Peso: 380 gr.
Ha cominciato ad alimentarsi da solo.

18 Novembre 2009
Peso: 415 gr.

2 Dicembre 2009
La ferita all’ala si è finalmente chiusa e da qualche giorno ha terminato le terapie.
Oggi, nonostante abbia ancora i chiodi, per la prima volta è stato in voliera per 10 minuti. Sta migliorando.

Peso: 435 gr.
Temperatura corporea: 38.5°C
Glicemia: 213 mg/dL
Ematocrito: 44 %
Proteine totali: 6.2gr/dL

7 Dicembre 2009
La convalescenza procede, è stata fatta una lastra di controllo all’ala e deciso di togliere i fissatori esterni, lasciando solo il chiodo endomidollare.

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La ferita esternamente è completamente rimarginata, ma i monconi delle ossa non si sono ancora saldati perfettamente. La prognosi resta ancora riservata per quanto riguarda la possibile liberazione, ma nel frattempo viene tenuto, quando è possibile, un po’ di tempo in voliera per farlo esercitare un po’.

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Foto Dott. Riccardo Gherardi

Peso: 435 gr.

22 Dicembre 2009
Oggi è stato tolto il chiodo endomidollare, ma per rendere maggiormente stabile l’osso, dato che la frattura non si è ancora completamente saldata, sono stati messi nuovamente dei fissatori esterni. Li dovrà tenere per un po’ di tempo e saranno tolti solo dopo una nuova lastra di controllo.
Mangia regolarmente, è vivace e continua la sua riabilitazione in voliera.

Peso: 435 gr.

20 Gennaio 2010
Oggi sono stati tolti i fissatori esterni dall’ala, purtroppo le ossa non si sono saldate bene e dovrà essere sottoposto ad un nuovo intervento. Nonostante ciò continua a migliorare, con la riabilitazione in voliera sta facendo notevoli progressi e da qualche giorno è stato sistemato in un box esterno.

26 Marzo 2010
Le sue condizioni generali sono buone, il peso è pressochè costante, mangia regolarmente e da un po’ di tempo è stato sistemato in un box esterno dove ha maggiori possibilità di muoversi.
Continua, ovviamente, la sua riabilitazione in voliera con qualche miglioramento, anche se per il momento non è ancora possibile sapere se sarà in grado di riacquistare o meno la sua libertà, ma ci sono buone possibilità!

Sono state fatte 2 nuove lastre di controllo, sempre in collaborazione con il dott. Fabio Nuti, la prima risale al 27.01.10 e l’ultima il 10.03.10.

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I due monconi ossei non si sono ancora saldati bene, ma c’è un discreto callo e l’osso è stabile, si è così deciso di evitare un nuovo intervento che avrebbe richiesto di ricruentare il focolaio di frattura e di mettere nuovamente i fissatori.
Il piumaggio però era notevolmente lesionato, soprattutto le remiganti primarie, sia dell’ala destra che sinistra, così, martedì 22.03.10, il Dott. Renato Ceccherelli, responsabile sanitario del Cruma, ha effettuato un intervento di “imping”, sostituendo le penne lesionate delle 2 ali con le corrispettive di Gufo comune, tolte ad esemplari deceduti presso il Centro e conservate per interventi di questo genere.

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Eccolo…nel box prima dell’imping il 5 marzo

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Ala prima dell’imping                                             Ala dopo l’imping

Questo intervento permetterà al “nostro” gufo di migliorare la sua attività di riabilitazione in attesa di rimettere nuovamente le proprie penne con la muta e soprattutto in attesa di poter tornare in libertà.

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Eccolo… nel box dopo l’imping il 23 marzo

Foto e testo Dott. Riccardo Gherardi

13 Agosto 2010
E’ stato trasferito al CRAS WWF “L’Assiolo” di Ronchi (MS), è stato messo in una voliera più spaziosa in attesa che completi la muta per poi valutarlo nuovamente.
Per ora le sue condizioni sono stabili, ma non è ancora possibile stabilire se riuscirà a recuperare pienamente per poter tornare in natura.

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Foto e testo Dott. Riccardo Gherardi

Vi terremo aggiornati…

Dott. Riccardo Gherardi (medico veterinario), Dott. Renato Ceccherelli (medico veterinario responsabile sanitario del CRUMA), Dott. Gianluca Bedini (responsabile del CRUMA) – CRUMA LIPU Livorno.

…aggiornamento…

25 Giugno 2013
E’ stato trasferito al CRR di  Vicchio del Mugello (FI)

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RECUPERO A FORLI’

Giovedì 12 Novembre 2009 è stato recuperato a Forlì in località Villa Rotta (FC) un Gufo di palude con ferita d’arma da fuoco all’ala dx e tramite Pier Paolo Ceccarelli affidato nelle mani dei veterinari dell’USL di Forlì.

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Foto del 19 Novembre 2009 di Pier Paolo Ceccarelli

Dopo essere rimasto diversi mesi nella loro struttura è stato riabilitato e quando ha ricominciato a volare con sicurezza è stato rilasciato alla laguna di Orbetello (GR) nell’anno 2010.

Un particolare ringraziamentoPier Paolo Ceccarelli per il materiale fornitoci.

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RECUPERO PRESSO IL “CRUMA” DI LIVORNO

11 Novembre 2010 è stato ricoverato presso il CRUMA (Centro di Recupero Uccelli Marini ed Acquatici) di Livorno, gestito dalla LIPU, un Gufo di palude Asio flammeus.

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L’esemplare, è stato recuperato ai bordi di una strada in data 22 ottobre 2010 a Vesima (GE) e trasferito presso le strutture dell’ENPA di Savona. L’animale presentava una frattura dell’ulna sinistra, riportata in seguito allo scontro con un autoveicolo, ed è stato visitato dal Dott. Palestra che lo ha sottoposto alle cure necessarie. Le sue condizioni generali sono buone.
Il 18 novembre 2010 l’esemplare è stato trasferito in voliera presso il CRAS WWF L’Assiolo di Ronchi (MS) per un periodo di riabilitazione al volo, nella speranza di poterlo liberare il prima possibile.
Peso: 435 gr.
Parassiti: presenza di uova di Capillaria sp. e di Trematodi sp. (Somministrato vermifugo).

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          In voliera da solo…..                           Insieme a un Gufo comune Asio Otus
                                                                                              e all’altro Gufo di palude    

Foto e testo Dott. Riccardo Gherardi

   Vi terremo aggiornati…

N.B. : sempre in data 22 ottobre 2010, a poca distanza da questo esemplare, era presente un altro gufo di palude, anche lui investito, ma purtroppo già deceduto.

…aggiornamento…

“A volte ripartono…”

5 Dicembre 2010, il Gufo di palude soccorso a Vesima (GE) è stato liberato, dopo essere stato inanellato da Nicola Maggi, all’Oasi WWF di Bolgheri (LI). Da qui potrebbe proseguire la sua migrazione oppure decidere di svernare. Alla liberazione erano presenti Paolo Maria Politi per l’Oasi e Gianluca Bedini per il CRUMA.
L’esemplare liberato, era in realtà una femmina nata durante la primavera dell’anno 2009.

 

Dott. Riccardo Gherardi (medico veterinario), Dott. Renato Ceccherelli (medico veterinario responsabile sanitario del CRUMA), Dott. Gianluca Bedini (responsabile del CRUMA) – CRUMA LIPU Livorno.

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25 Gennaio 2011 è stata rinvenuta, da alcuni operai che lavoravano lungo la ferrovia, a Calafuria (LI), una femmina adulta di Gufo di palude Asio
flammeus ferita.
OLYMPUS DIGITAL CAMERAL’esemplare, recuperato da Chandra Brondi, una volontaria del CRUMA-LIPU di Livorno, è stato trasferito al suddetto Centro il giorno successivo.
Alla visita presentava la frattura scomposta di entrambi i tibiotarsi ed è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico.
Purtroppo l’individuo è deceduto durante l’intervento. All’autopsia oltre alle fratture alle zampe sono state riscontrate diverse lesioni compatibili con un urto violento (rottura della parete addominale e del lobo epatico destro, emorragie diffuse ed emopericardio).
Peso: 350 gr
Parassiti: presenza di uova di Capillari

Foto e testo Dott. Riccardo Gherardi

Dott. Riccardo Gherardi (medico veterinario), Dott. Renato Ceccherelli (medico veterinario responsabile sanitario del CRUMA), Dott. Gianluca Bedini (responsabile del CRUMA) – CRUMA LIPU Livorno.

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Un gufo di palude recuperato e assistito dal CRAS l’Assiolo di Ronchi (MS) e dal CRUMA di Livorno
deceduto in seguito a colpi d’arma da fuoco: un caso di bracconaggio!!!
Clicca qui

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17 Aprile 2013 il Gufo di palude, soccorso a Peretola (FI) il 15 Aprile e portato al CRR LIPU di Vicchio del Mugello con una frattura esposta dell’omero sx, è stato trsferito al CRUMA dove purtroppo è deceduto.

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RECUPERO PRESSO la “LIPU” DI TRENTO

 

Il 31 Marzo 2008 è stato ricoverato un Gufo di palude, presso la LIPU (Centro di Recupero fauna selvatica) di Trento (TN)recuperato da Karol Tabarelli de Fatis a Dambel in Val di Non, in seguito deceduto.

© Foto di K. Tabarelli de Fatis

 

 

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